Cuore verde della Lombardia, la Valchiavenna si trova a nord del Lago di Como ed è incastonata tra le Alpi. Si potrebbe suddividere in tre zone: La Valchiavenna (o Bassa Valchiavenna) appena sopra Colico, la Valle Spluga che termina col Passo dello Spluga, dove si trova il confine tra l’Italia e la Svizzera e la Val Bregaglia che giunge fino alla dogana di Villa di Chiavenna.
Lago di Mezzola e Pian di Spagna
Il Lago di Mezzola offre un paesaggio davvero sorprendente e si trova nell’area protetta della Riserva naturale Pian di Spagna. È una zona molto conosciuta ed apprezzata in Lombardia e, grazie alla moltitudine di differenti scenari naturali, permette di vedere una flora e fauna molto variegata. Si possono percorrere sentieri, fare passeggiate panoramiche o gite in kayak e scoprire luoghi nascosti come il Tempietto di San Fedelino, una minuscola chiesetta eretta sul luogo del ritrovamento delle sue reliquie e a lui dedicata. San Fedele fu un soldato romano che, convertitosi al cristianesimo, venne ucciso perché non volle rinnegare la sua fede. A poco più di un’ora da Milano, il lago di Mezzola con le sue acque verde smeraldo è il luogo ideale per una gita o un picnic con tutta la famiglia. Si trova nel comune di Novate Mezzola, a nord del lago di Como ed è circondato dalle montagne che si specchiano nelle sue acque cristalline. Nonostante sia un luogo poco turistico, ha molto da offrire, tra passeggiate immersi nella natura e tuffi rigeneranti. Una bellezza lombarda da scoprire: come il mare, ma in acqua dolce. Il lago di Mezzola è balneabile e ospita un verde prato ombreggiato da alberi con qualche tavolino e panche di legno, ritrovo perfetto per una grigliata con amici e famiglia. Inoltre i bambini saranno felici di intrattenersi nell’aria giochi tra scivoli,altalenee carrucola.
Lago di Mezzola
Valle Spluga
Chiamata anche Val di Giüst (Valle dei giusti) in dialetto chiavennesco, la Valle Spluga comprende solamente tre comuni: San Giacomo Filippo, Campodolcino e Madesimo.
paesaggi selvaggi dell’Acqua Fraggia percorsa solo da sentieri e mulattiere, i trekking ai laghi alpini della Val Chiavenna e le belle passeggiate nella Valle Spluga fino ai confini con la Svizzera.
È questo un angolo di Valtellina tutto da scoprire, tra natura incontaminata e paesi che hanno conservato l’antico spirito dei borghi di montagna, tra i quali brillano Madesimo e Chiavenna.
Le valli dell’Acqua Fraggia
Alpeggi, laghi, torrenti, cascate, sentieri, silenzio e natura. Per chi vuole abbassare i
ritmi frenetici della città e rigenerare mente e corpo questa è la valle perfetta e a Savogno, borgo rurale di case in pietra dove il tempo ha smesso di correre, ci si può fermare per una sosta all’omonimo e accogliente rifugio. Niente auto, ma tante camminate lungo i sentieri che portano a toccare i passi di Lei, Avero e del Turbine. Imperdibile l’itinerario lungo il sentiero panoramico che porta alla cascata dell’Acqua Fraggia, un salto d’acqua tra i più suggestivi della Valtellina e che “sconfina” anche nella vicina val Bregaglia. Da Savogno partono anche escursioni che conducono al borgo di Dasile e da lì agli alpeggi di Corbia e al Lago dellA’ cqua Fraggia.
Laghi alpini di confine
Isola, piccola frazione di Madesimo è il punto di partenza per un trekking verso gli assolati laghi del Baldiscio e del Mot. Lungo il cammino si incontrano alpeggi punteggiati dalle tipiche baite conosciute come “carden” e il paesaggio muta gradualmente: dai boschi di larici solcati dal torrente, si passa ale distese erbose del grande pianoro che sale fino al grande lago del Baldiscio, bacino che si apre a ridosso dello’monimo passo che segna il confine tra Italia e Svizzera. Per chi avesse ancora energie da spendere, vale la pena salire ancora un poco, costeggiando la sponda nord del Lago del Mot (2.349 metri).
Il parco dei giganti
Il Parco delle Marmitte dei Giganti si trova all’intero di una Riserva naturale situata poco fuori il centro abitato di Chiavenna. Facilmente percorribile seguendo le vecchie mulattiere e i sentieri che portavano alle antiche cave di pietra ollare, tutta l’area offre visioni paesaggistiche di particolare bellezza, aspetti geomorfologici imponenti e affascinanti che danno origine a un ambiente suggestivo. Una passeggiata in mezzo alla natura selvaggia, ma anche nella storia remota: sulle rocce levigate, sulle pareti verticali delle antiche cave, sui massi isolati e nelle piccole grotte si ritrovano moltissime incisioni rupestri, grafie figurative e date, che si accompagnano a geometrie astratte, segni, sigle e simbologie spesso ancora del tutto ermetiche.
La torre che domina la valle
Da visitare la Torre di Segname a Gordona, in Val Chiavenna, una delle poche rimaste e che testimonia l’importanza strategica di questa valle, come via di collegamento tra le montagne e la pianura. La torre di avvistamento, costruita in cima a uno sperone roccioso, domina l’intera valle, si può scorgere anche di notte quando è illuminata e visitare di giorno. La stessa è raggiungibile seguendo due sentieri differenti in partenza dagli abitati di Gordona e Samolaco.
Madesimo
Madesimo è una “perla” incastonata tra i monti, al confine tra Italia e Svizzera. Madesimo, che ha mantenuto intatto il concetto di villaggio di montagna è la meta perfetta per lo spirito, il relax, la natura e tutte le attività outdoor. Dalle facili passeggiate lungo lago o sul fondo valle , alle graduali escursioni di qualche ora fino alla giornata intera, senza dimenticare le scalate, le salite e le discese in mountain bike, downhill e fat bike, con la possibilità
di percorre ben sei piste seguendo i consigli di espert i istruttori. A Madesimo ha soggiornato a lungo anche Giosuè Carducci e si possono scoprire i luoghi frequentati dal poeta seguendo il Percorso Carducciano che porterà a visitare alcuni edifici del centro quali il Monumento del Poeta, Villa Adele o l’Osteria Vegia; e luoghi naturali che possono diventare le mete per trekking e passeggiate come il sentiero per Motta o il Lago Azzurro.
A 1550 mt di altezza, Madesimo è il comune italiano più lontano dal mare, a ben 294 km dalle coste liguri oltre ad essere legato al poeta Giosuè Carducci che, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, scelse questo paesino come luogo di villeggiatura.
Meta turistica per gli appassionati di sport invernali, ma non solo, con poco più 500 abitanti Madesimo è luogo d’eccellenza anche per il ciclismo, il trekking e le arrampicate.
Passo dello Spluga
Il Passo dello Spluga è da sempre uno dei valichi più interessanti dell’arco alpino centrale che segna il confine fra Italia e Svizzera. Risalente all’epoca romana, oggi è un itinerario che, per gli amanti delle moto e ciclismo su strada, non può non essere percorso almeno una volta.
Da visitare il minuscolo villaggio alpino Montespluga, che si affaccia su un lago artificiale dall’omonimo nome e in cui sorgeva la “Ca’de la Montagna”, un riparo (che oggi corrisponde all’Albergo Vittoria) nato per ospitare coloro che transitavano da un versante all’altro della catena alpina.
La Via Spluga è un sentiero escursionistico-culturale nelle Alpi centrali che da secoli unisce le due località di Thusis (Svizzera) e Chiavenna (Italia).L’itinerario completo conta circa 65 km e ripercorre più di 2000 anni di storia, entrando in contatto con un suggestivo paesaggio montano tra borghi storici, gole impressionanti e terme.
Comincia con la Via Spluga il tratto italiano, tutto lombardo, della cosiddetta Via Francigena renana, storico asse viario che collega, attraverso le Alpi centrali, la Valle del Reno con la valle del Po e con la Via Francigena di Sigerico.
Documentato nella cartografia romano-imperiale, il passo ha visto per secoli il passaggio, con bestie da soma, carri e carrozze, di commercianti, viaggiatori, eserciti, pellegrini e grandi personaggi della cultura europea, come Erasmo da Rotterdam.
Poco tempo dopo la costruzione della strada dello Spluga (1823), fu edificata l’importante galleria paravalanghe, a sud del casello daziario, a scopi di sicurezza durante il periodo invernale.
Essa rappresenta oggi una delle ultime testimonianze del massiccio impegno nella costruzione di opere stradali che, per millenni, consentì di far fronte ai pericoli dell’inverno.
Ritrovamenti dell’età del bronzo e del ferro indicano che il passo dello Spluga fu percorso già in epoca preistorica. Il nome “Spluga” deriva da “spelu(n)ca”, cioè spelonca, grotta. Nei pressi di Montespluga si trova, infatti, una grotta comunemente chiamata “truna de l’urs” (grotta, tana dell’orso).
In passato, il passo dello Spluga veniva denominato monte o passo dell’Orso. Da qui inizia la discesa lungo la Val San Giacomo. Il tratto iniziale del percorso coincide con l’affascinante e, al tempo stesso, ardita strada romana nella gola del Cardinello, fino a Chiavenna (m 333), punto “chiave” (Clavenna) della via di valico.
Via Spluga è un itinerario a tappe adatto a chi ama fare trekking e lunghe
camminate in montagna, particolarità per cui bisogna avere una buona prestanza
fisica ed un equipaggiamento adatto per affrontare le varie intemperie. La durata media
del percorso a piedi è di 6 giorni ma, a seconda delle preferenze, possono essere
realizzate proposte ad hoc più brevi o più lunghe.
Via Spluga è anche smart: una pratica app disponibile per iOS e Android, ricca di
immagini e di mappe interattive, fornisce informazioni utili per chi decide di mettersi
in cammino, semplicemente collegandosi dal proprio smartphone e tablet.
Chiavenna
Chiavenna
Perla della Valchiavenna è l’omonima cittadina, un piccolo centro storico meritevole di essere visitato. Ricco di luoghi nascosti, edifici e palazzi storici, strade, vicoli e piazzette dai tratti caratteristici. Nota per le sue ricchezze artistico-culturali, ma non solo. Chiavenna batte infatti bandiera arancione del Touring Club Italiano per il turismo slow.
Tipici punti di ristoro di questa zona sono i crotti: cavità naturali nella roccia dove l’aria, dal nome “Sorel”, continua a circolare mantenendo una temperatura costante tra i 6 e 8°C durante tutto l’anno. Questa sorta di frigorifero naturale è perfetto per conservare vino, salumi e formaggi.
Nella zona “Pratogiano” se ne trovano diversi e ogni anno, nel mese di settembre, la Sagra dei Crotti attira migliaia di visitatori curiosi di assaggiare le specialità enogastronomiche della Valchiavenna!
Chiavenna vista dall’alto